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Lo stesso Lombardi ha spiegato la visione giuridica dei magistrati che hanno capovolto il giudizio di primo grado: "Ogni situazione relativa alle emissioni di onde elettromagnetiche da parte degli impianti non integra il reato previsto dall'articolo 674 del codice penale".

Comprensibile la soddisfazione dei legali della difesa, che hanno visto riconosciute le proprie tesi. Secondo Marcello Melandri, uno degli avvocati della Radio, "la sentenza di oggi ha chiarito e ha risolto quello che era un problema di diritto. La decisione dei giudici non entra nel merito del fatto, cioè sulla presenza o meno di onde elettromagnetiche, ma si sofferma sulla contestazione mossa agli imputati. I giudici nell'assolvere non hanno ritenuto che nel getto di cose rientrino le onde elettromagnetiche".

Gli osservatori ritengono a questo punto improbabile un ricorso in Cassazione: i due prelati, anche qualora la Cassazione ribaltasse il giudizio d'Appello, non subirebbero comunque alcuna conseguenza legale per la prescrizione del reato eventualmente contestato. Che la loro posizione rimanga delicata è peraltro scontato, visto che entrambi sono indagati per omicidio colposo sulla base delle denunce dei residenti della zona che, come accennato, ritengono la Radio e un centro radar della Marina italiana a La Storta le fonti di un inquinamento elettromagnetico costato la vita a loro congiunti.

È probabile che il destino dei due prelati, come quello di alcuni ufficiali della Marina denunciati a loro volta, sia legato da vicino all'esito della indagine sull'elettrosmog già avviata per ordine del GIP Zaira Secchi e che sta tentando di fare il punto, con una perizia epidemiologica, sulla possibile correlazione tra le patologie emerse nell'area e le attività dell'emittente e del radar della Marina.

In una nota Radio Vaticana si dice soddisfatta, rimandando alla lettura della sentenza per ulteriori giudizi. A suo dire il riconoscimento del corretto comportamento dell'emittente "costituisce un decisivo contributo per ristabilire il buon nome della Radio Vaticana stessa, la cui reputazione è stata danneggiata da accuse ingiuste, che hanno contribuito ad alimentare nella popolazione timori infondati". La Radio ne ha anche approfittato per ricordare che "in seguito all'accordo con il Governo italiano, opera dal 2001 nell'assoluto rispetto della normativa italiana in materia di emissioni elettromagnetiche" e auspica "che la sua attività possa ora svolgersi con serenità, nell'ambito di un imprescindibile e collaborativo rapporto con le competenti autorità italiane e con la cittadinanza".

 

Fonte: Punto-Informatico

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