I COMUNICATI di ULI

PEC | Poste Elettronica Certificata: cosa è previsto fuori dall'Italia?

L'utilizzo della PEC tra le aziende e i cittadini privati è in aumento costante da qualche anno, diamo uno sguardo alla normativa italiana e una panoramica fuori dal territorio italiano.


La PEC (Posta Elettronica Certificata) è un sistema di trasporto di documenti informatici che presenta forti similitudini con il servizio di posta elettronica tradizionale, con in più la possibilità di ottenere la garanzia del ricevimento o meno del messaggio da parte del destinatario.

Validità Legale (DPR 11 Febbraio 2005 n. 68):
L’invio di un messaggio PEC ha la stessa validità di una raccomandata con ricevuta di ritorno o FAX. [le ricevute “accettazione e consegna” che attestano il passaggio del messaggio tra due caselle PEC potranno essere utilizzate come prova di invio/ricezione].

La PEC è soggetta a specifica normativa, valida a livello nazionale (insieme di regole che ne stabilisce la validità a livello legale e individua alcune categorie di soggetti obbligati DL n. 185/2009, convertito in Legge n. 2/2009)
In Europa come vengono gestite le comunicazioni?
La prima cosa da definire è che gli standard italiani in materia di Posta Elettronica Certificata non sono riconosciuti al di fuori dei confini nazionali.
Diversi Stati UE hanno attivato sistemi di comunicazione non distanti dalla PEC, rendendo necessario il provvedimento (Regolamento n. 910 del 23 luglio 2014 – eIDAS) che fornisce una base normativa comune per consentire comunicazioni elettroniche sicure fra cittadini, imprese e PA e per portare progressivamente al riconoscimento dei sistemi di identificazione elettronica relativi agli Stati membri UE a livello transfrontaliero.


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